La mafia uccide solo d’estate – il film

Oggi vi parlerò del primo film di Pierfrancesco Diliberto: “La mafia uccide solo d’estate“, che ha sancito il suo debutto come regista. Si tratta di una pellicola del 2013 che ha ottenuto numerosi riconoscimenti anche a livello internazionale.

In questi giorni in cui l’hashtag #iorestoacasa resta sempre attuale, voglio consigliarvi un altro film da vedere. In precedenza ho pubblicato altri titoli da vedere in questo periodo, clicca qui per vedere quali sono.

Attraverso questa sua prima opera, Pif sente la necessità di raccontare una pagina drammatica del nostro Paese che non deve essere dimenticata, in modo differente rispetto a tutti gli altri film di mafia. Già nel 2000, Pierfrancesco aveva svolto il ruolo di aiutante regista ne “I Cento Passi”, film sulla vita di Peppino Impastato, giovane assassinato dalla mafia.

La mafia uccide solo d’estate” è un vero e proprio romanzo di formazione, dove viene narrata l’evoluzione del protagonista verso l’età adulta. Arturo Giammarresi sin da bambino è attratto, ingenuamente, dal finto eroe incarnato nel film dal Presidente del Consiglio Giulio Andreotti e da una lunga serie di “persone rispettabili” e istituzionali.

La mafia uccide solo d'estate - il film
Il regista Pierfrancesco Diliberto

La trama

arturo da piccolo

Il protagonista è un bambino che frequenta le scuole elementari ed è innamorato della sua compagnetta Flora. Nel film, il bambino condivide questo segreto con Rocco Chinnici, magistrato e vicino di casa dell’amore di Arturo. Questo sentimento verso Flora durerà a lungo e i due bambini si ritroveranno da adulti, in una città profondamente cambiata.

La storia è ambientata nella Palermo che va dagli anni ’70 fino ai giorni nostri, e la vita del protagonista è fortemente intrecciata con le vicende e i delitti di mafia di quegli anni. Infatti, il film inizia subito con la strage di viale Lazio, i cui mandanti sono Riina, Provenzano e Bagarella ai danni del boss Michele Cavataio, proprio il giorno in cui Arturo viene concepito dai suoi genitori.

Il bambino cresce in una famiglia passiva, in una città popolata da cittadini incuranti dei crimini che si abbattono su Palermo e sugli eroi che cercano di contrastare la criminalità. Allora Arturo cerca di dare un senso a quelle personalità di spicco in cui si imbatte nelle vicende romanzate. Il ragazzino infatti, incontra il Commissario Boris Giuliano, ogni mattina al bar prima di andare a scuola; conosce anche il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, che riesce anche ad intervistare. L’unico che non riuscirà a conoscere personalmente è proprio il suo eroe oscuro, il democristiano Giulio Andreotti, dal quale però riceve una lezione ideale via televisione, per far colpo sulla piccola Flora.

La mafia uccide solo d'estate - il film
Arturo con il Commissario Boris Giuliano, capo della Squadra Mobile di Palermo

arturo da grande

Gli anni passano e la mafia diventa sempre più forte a colpi di stragi, facendo fuori i paladini della giustizia. Arturo invece, rimane sempre uguale, ubbidiente e “sprecato” in una televisione locale e nella campagna elettorale di Salvo Lima, politico in odore di mafia. Arturo è ancora innamorato di Flora, per questo si trova immischiato anche lui nella campagna elettorale della Democrazia Cristiana. Ma la morte di Giovanni Falcone e quella di Paolo Borsellino lo risveglieranno da un sonno profondo e dentro una città finalmente cosciente.

La mafia uccide solo d'estate - il film
Arturo e Flora a colloquio durante la campagna elettorale, in cui sono entrambi impegnati

Clicca per vedere il trailer

location di “la mafia uccide solo d’estate”

Il film è ambientato nella città Palermo e le riprese sono state effettuate interamente nel capoluogo. Nelle scene finali, Arturo conduce il figlio in luoghi significativi della città, dove sono situate le targhe commemorative delle vittime di mafia. Tra questi si vede anche il memoriale della strage di Capaci, lungo l’autostrada A29. Lo fa allo scopo di farlo crescere con la consapevolezza di ciò che hanno fatto questi personaggi per la collettività.

Piazza Pretoria Palermo
La splendida Piazza Pretoria a Palermo, detta anche piazza della Vergogna, situata a pochi metri dai Quattro Canti, centro esatto del centro storico
Mercato di Ballarò Palermo
Lo storico mercato di Ballarò, al centro di alcune scene del film

Al prossimo appuntamento!
MOVIeTI FERMU

Fonti:
https://www.mymovies.it/film/2013/solodestate/

2 Risposte a “La mafia uccide solo d’estate – il film”

  1. Ho adorato questo film, il primo e, secondo me, il migliore di Pif. Un cinema impegnato che ti arriva fino in fondo con un sorriso amaro. Dovrebbero essercene tanti di film così che raccontano il fascino sinistro e subdolo della mafia senza ritagli elogiativi.

    1. Ciao Marcello,
      grazie per essere passato dal mio blog e per avermi lasciato un tuo interessante punto di vista. Questo non è il classico film di mafia che si limita alla narrazione delle vicende accadute. Dietro c’è una bellissima trama che rende tutto più leggero e scorrevole, mostrando in modo ironico e romanzato aspetti e debolezze dei temuti boss. I riferimenti sono però chiari, attraverso la crescita di Arturo da bambino a adulto, viene sottolineata non solo la presa di coscienza da parte del protagonista e dei palermitani sul fenomeno criminale, ma anche il prezioso sacrificio delle persone che si sono opposte negli anni a cosa nostra. Il film si conclude riportando lo spettatore alla cruda realtà, ma con la consapevolezza di poter dare anche lui il proprio contributo per la lotta alla mafia. Presto parlerò nuovamente dei lavori di PIF, tra cui la serie TV omonima di questo film e “In guerra per amore”, ovviamente sempre ambientati in Sicilia. A presto!

      Giuseppe – MOVIeTI FERMU

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